L'icona

L'Icona della Madonna della Salute è una copia della Salus Populi Romani che si venera nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Nel 1566 San Francesco Borgia, terzo generale dell’ordine dei Gesuiti, ottenne da Papa Pio V un permesso mai concesso in passato, quello di poter riprodurre alcune copie dell’icona che poi venivano portate dai membri della compagnia durante le loro numerose missioni in giro per il mondo, dall’America all’estremo oriente contribuendo a sviluppare ovunque la devozione verso questa immagine.

Dalle cronache del Gesuita P. Matteo Ricci, sappiamo che il quadro portato in Cina venne diffuso in tutte le zone che i missionari riuscirono a toccare, fu donato anche all’Imperatore che ne l’ammirò a tal punto da volerla collocare nel suo palazzo. In una lettera indirizzata al generale dell’Ordine il missionario informava con semplicità che la madre dell’imperatore ne era rimasta così stupita da esclamare: «Questa è madre di un Dio vivo!», e professando la verità senza saperlo offriva ogni giorno profumi e incensi dinanzi all’immagine in segno di omaggio alla 'divina Signora'.

Una di questo copie fu destinata al collegio dei Gesuiti di Napoli, dalla quale il pittore leccese Antonio Verrio ricavò il dipinto destinato a Taranto.


La Vergine è ritratta in piedi, vestita da una tunica rosacea e da un manto bluastro bordato di oro, simboli dell’umanità e della grazia divina; ai la ti del capo le lettere greche MP OY stanno a significare Madre di Dio (Meter Theou). Sulla fronte della Madonna è segnata la croce, a significare la sua partecipazione alla Passione del figlio, e sulla spalla destra porta una stella simbolo delle celesti speranze, Maria è la stella che precede l’Aurora.

Le mani incrociate sotto il Bambino Gesù, che è la Grazia per il mondo simboleggiano Maria come mediatrice di Grazie.

Il Bambino Gesù è vestito con una tunica rosacea ed un manto dorato a significare la sua duplice natura umana e divina ed ha nella mano sinistra il libro della Parola di Dio mentre con la destra offre la sua benedizione.

Nella mano sinistra la Madonna ha un fazzoletto che simboleggia la sua prontezza nel consolare e confortare gli infermi, ma che è anche il simbolo della sua regalità richiamando l’antica “mappula” che usavano gli imperatori.

Col tempo l’immagine della Madonna della Salute è stata oggetto di una forte devozione da parte dei Tarantini, tanto che la Vergine è stata solennemente incoronata ponendo sul suo capo e su quelle del bambino le corone dorate. Il 25 Marzo 1936, l’Arcivescovo Mons. Ferdinando Bernardi dichiarò la Chiesa Santuario Mariano.